Il té verde come aiuto per la sindrome di Down
Un recente studio dell’Università di Barcellona (Centre for Genomic Regulation) ha portato alla luce una scoperta molto interessante: il té verde potrebbe dare dei benefici alle persone affette dalla sindrome di Down.
Si tratta del composto denominato epigallocatechin gallate (EGCG) che aumenterebbe le funzioni cognitive di individui con questa condizione. Per la prima volta, secondo questi studi, un trattamento ha mostrato incrementi sostanziali nelle capacità cognitive.
La sindrome di Down è una patologia molto diffusa, ad esempio si stima che 1 persona su 691 negli Stati Uniti ne sia affetta per un totale di circa 400.000. si tratta di una condizione in cui si ha un cromosoma in più (il cromosoma 21) avendone quindi 3 e non 2 di questo tipo specifico.
Questo cromosoma porta a una sorta di soppressione dei geni che causa a sua volta una serie di sintomi fisici (es. ridotto tono muscolare, testa più piccola della norma). Le persone con la sindrome di Down hanno spesso anche difficoltà nelle funzioni cognitive (es. problemi a parlare, all’apprendimento e alla memoria) e scarsa concentrazione.
Il té verde contro il gene DYRK1A.
Secondo quanto studiato e scoperto dal responsabile della ricerca, il Dr. Dierssen, la ricerca dimostri come l’ECGC sia in grado di diminuire gli effetti negativi e soppressivi del gene DYRK1A che è quello che causa i problemi cognitivi.
Un composto a base di tè dovrebbe essere in grado di migliorare le capacità delle persone affette dalla sindrome di Down. L’ECGC è presente nel té verde e fa parte dei cosiddetti polifenoli (che sono degli antiossidanti) che proteggono il danneggiamento delle cellule causati dalle malattie.
Lo studio è stato effettuato su un gruppo di 84 persone Down di età compresa tra i 16 e i 34 anni di età. Per 12 mesi a un gruppo è stato un placebo mentre all’altro delle dosi di tè verde decaffeinato contenente 9 milligrammi di EGCG. Ogni gruppo veniva sottoposto settimanalmente a un allenamento per il miglioramento delle capacità mentali. Sia i partecipanti che le famiglie non sapevano in che categoria fossero divisi. Tutti i partecipanti ad ogni trimestre sono stati sottoposti a dei test e anche 6 mesi dopo che il trattamento era cessato.
I risultati sono stati molto incoraggianti mostrando che, coloro che erano stati sottoposti a un trattamento con l’EGCG, hanno ottenuto dei punteggi più alti in determinate aree delle funzioni cognitive.
Le aree del cervello che hanno beneficiato del trattamento
Nello specifico 3 aree del cervello delle persone affette dalla sindrome di Down, a cui è stato somministrato un composto a base di tè verde sono:
La memoria cognitiva legata alla vista, ossia la capacità di ricordare e distinguere tra gli oggetti.
Controllo inibitorio, la capacità di “resistere” alle distrazioni e ad agire d’impulso.
Comportamento adattativo, l’abilità di un individuo di utilizzare al meglio le capacità sociali, concettuali e pratiche.
Allo stesso tempo, attraverso esami strumentali del cervello, è stato appurato che le persone trattate con EGCG avevano delle migliori connettività cerebrali rispetto a chi era stato trattato solo con il placebo.
Questa ricerca, oltre ad essere utile e un grosso passo avanti per migliorare la qualità della vita delle persone Down, ha dimostrato anche il potenziale curativo naturale che la scienza medica ha a disposizione.