Tumori ossei, un nuovo sistema per ridurre il dolore
- italiasalute
- 17 ott 2016
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Dispositivo innovativo per il trattamento della malattia.
Un nuovo dispositivo di ablazione a radiofrequenza per il tessuto osseo è ora disponibile anche in Italia. Lo strumento è indicato per il trattamento dei tumori ossei benigni e delle lesioni metastatiche maligne a carico dell'apparato scheletrico. Il dispositivo utilizza energia ad alta frequenza in maniera mirata per la distruzione delle cellule tumorali, ma è adatto anche per la colonna vertebrale, dove spesso si localizzano le metastasi e il conseguente dolore dovuto alla loro presenza.
L'Istituto nazionale dei tumori - Irccs Fondazione Pascale di Napoli è il primo centro a garantire il nuovo tipo di trattamento, grazie alla Struttura complessa di Anestesia, rianimazione e terapia antalgica diretta da Arturo Cuomo.
Il prof. Cuomo spiega: «Le patologie metastatiche della colonna vertebrale vengono spesso trattate con interventi mininvasivi come la cifoplastica o la vertebroplastica e questo nuovo sistema rappresenta un'ulteriore evoluzione dell'approccio terapeutico alla patologia, in quanto permette non solo di eliminare il dolore e consolidare la vertebra metastatica ma, mediante l'utilizzo contemporaneo della radiofrequenza, anche di distruggere il tessuto tumorale».
Per la prima volta, quindi, un dispositivo coniuga la terapia del dolore con la cura vera e propria della malattia a livello locale.Luca Serra, responsabile del Servizio di chirurgia vertebrale oncologica, commenta: «Le sonde di radiofrequenza di questo nuovo sistema possono essere localizzate in modo estremamente preciso nella zona dove sono presenti cellule tumorali, distruggendole. In una prima fase, è possibile agire in modo mirato sulla metastasi con l'ablazione a radiofrequenza, e in un secondo momento, attraverso lo stesso canale di accesso alla vertebra, procedere alla stabilizzazione della vertebra stessa attraverso un'iniezione di cemento». Si tratta in definitiva di una procedura mininvasiva eseguita in anestesia locale, indicata anche in pazienti debilitati, sottoposti a terapie con chemioterapici o radioterapia, trattamenti che ovviamente non possono essere interrotti.
