Cancro: decisamente non è solo questione di sfortuna. La natura non “gioca ai dadi”
Un nuovo studio appena pubblicato su Nature, confuta su solide basi scientifiche la teoria che la causa del cancro sia la sfortuna. Un gruppo di studiosi olandesi ha infatti stabilito che il numero di mutazioni del DNA che si presentano ogni anno è di circa 40 ed è uguale per ogni organo, compresi quelli meno bersagliati dal tumore, senza differenze per quanto riguarda l’età. L’insorgenza di un tumore dunque non sarebbe spiegabile solo attraverso la comparsa random di tante mutazioni del DNA a carico di un organo.
Circa un anno fa un articolo pubblicato su Science e le conseguenti derive mediatiche che attribuivano il tumore ad una questione di pura ‘sfortuna’, fecero scoppiare una violenta polemica. Un dibattito senza molto costrutto, visto che i presupposti dai quali partiva presentavano un ‘vizio di forma’ e che tutte le speculazioni successive poco avevano a che fare con i contenuti di questo studio ‘madre di tutte le polemiche’ . Alla fine, tutto il mondo dell’oncologia si è trovato più o meno concorde sul fatto che la vera cosa di cui preoccuparsi, non era tanto la ‘sfortuna’ quanto il possibile impatto negativo ottenuto sul pubblico, circa l’aderenza ai programmi di screening e l’attenzione ai fattori di rischio. Gli autori di questo nuovo studio pubblicato su Nature hanno condotto un’opera certosina di misurazione degli errori del DNA a livello delle cellule staminali adulte presenti all’interno di diversi organi e tessuti, in varie età della vita. Ed è la prima volta in assoluto che si dispone di un catalogo così dettagliato.