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Messico, è nato il primo bambino con la tecnica dei «tre genitori»


I medici del team messicano hanno aspettato che il piccolo Abrahim Hassan avesse cinque mesi di età prima di rivelare la notizia: «La procedura permette di sostituire i mitocondri difettosi della cellula uovo della madre con quelli di una donatrice sana».

Abrahim Hassan è un maschio, ha cinque mesi, origini giordane ed è il primo bambino a nascere, in Messico, con una nuova tecnica che incorpora il dna da tre genitori. A dare la notizia rivoluzionaria è stato il New Scientist. Il piccolo ha il dna della madre, quello del padre e un pezzo del codice genetico di una donatrice. La tecnica utilizzata, chiamata «fecondazione in vitro con tre genitori», è stata concepita per evitare la nascita di bimbi con gravi malattie ereditarie. La procedura permette di sostituire i mitocondri difettosi della cellula uovo della madre con quelli di una donatrice sana. L’obiettivo dei medici statunitensi che hanno fatto nascere Abrahim è stato evitare che il bambino ereditasse la malattia della madre, che soffre della sindrome di Leigh. I genitori giordani del bambino sono stati sottoposti al trattamento genetico in Messico da parte del team del medico John Zhang, che normalmente opera a New York presso il New Hope Fertility Center. Zhang ha scelto il Paese centro americano perché «qui non ci sono regole, mentre salvare vite è la cosa etica da fare». La tecnica è per ora approvata legalmente solo nel Regno Unito. La sindrome di Leigh era stata la causa della morte dei due primi figli della madre. L’ultimo tentativo di far nascere un bambino con il dna di 3 persone fu attuato negli anni ‘90, ma i bambini ebbero disordini genetici e la tecnica fu vietata. Per ora Abrahim, nato il 6 aprile 2016, non ha sintomi di malattie.

Regno Unito apripista

La camera bassa del Parlamento inglese (la Camera dei Comuni) ha approvato a febbraio 2015 una legge che permette di ricorrere a queste tecniche. Il Regno Unito è stato l’apripista a livello mondiale di questa procedura che sfruttando il dna di tre genitori «genetici» permette alle donne portatrici di malattie mitocondriali gravi la possibilità di avere bambini senza trasmettere loro queste patologie devastanti. Sebbene sia stata data libertà di voto ai deputati, il premier conservatore David Cameron aveva dichiarato il suo sostegno all’introduzione di questa tecnica. Nella sua scelta ha influito sicuramente la sua esperienza personale: il figlio Ivan è morto nel 2009, all’età di 6 anni, per una rara forma di epilessia. La tecnica è stata sviluppata a Newcastle e utilizza una versione della fecondazione in vitro studiata per combinare il dna dei due genitori con i mitocondri sani di una donatrice. In questo modo il neonato avrebbe lo 0,1% del suo dna ereditato dalla seconda «mamma», una caratteristica che passerebbe ai suoi discendenti. I mitocondri sono le “centrali energetiche” dell’organismo e trasformano il cibo in energia. Hanno un Dna proprio che non ha alcun impatto sull’aspetto della persona (il bambino quindi assomiglierebbe solo ai genitori naturali e non alla donatrice).

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