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Le tre fasi dell’Alzheimer e i 9 sintomi più comuni della malattia


Il morbo di Alzheimer è una malattia fatale del cervello che provoca un lento declino delle capacità di memoria, di pensiero e di ragionamento. Si tratta della forma più comune di demenza che, nella fase finale interferisce gravemente con le attività quotidiane. Ecco i sintomi più comuni della malattia spiegati con la consulenza del professor Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria e direttore scientifico del Gruppo di ricerca Geriatria di Brescia.

1.

Le fasi dell’Alzheimer

Il decorso dell’ Alzheimer può variare da persona a persona. La malattia è caratterizzata dadisturbi di memoria, soprattutto quella recente, difficoltà ad orientarsi nello spazio e nel tempo, disturbi nel linguaggio e possono comparire disturbi dell’umore più o meno gravi. In media un malato di Alzheimer vive tra gli 8 e i 10 anni dopo la diagnosi. I medici hanno identificato tre diverse fasi che per ogni paziente possono durare più o meno a lungo. La fase iniziale di questi sintomi, chiamata demenza lieve, ha una durata media di 2-4 anni. La fase successiva, la demenza moderata, può durare in media da 2 a 10 anni ed è caratterizzata da un aggravamento dei sintomi sopra elencati. Le dimenticanze si fanno più significative, aumenta l’incapacità di ricordare nomi familiari e di confusione. Il paziente tende a trascurare il proprio aspetto e la propria igiene e l’assistenza nelle attività quotidiane diventa più urgente. La fase terminale della malattia, la demenza grave, dura in media 3 anni. La persona malata è totalmente dipendente e richiede continua assistenza. Il paziente perde la capacità di parlare e di capire, è incapace di riconoscere i propri famigliari e non è in grado di vestirsi, mangiare e lavarsi da solo. Non riconosce più i propri oggetti e la propria casa.

2.

Perdita di memoria

L’esordio dell’Alzheimer è caratterizzato da disturbi di memoria, come dimenticare nomi e numeri di telefono. In particolare si tende a dimenticare informazioni apprese di recente. Altri segnali sono il non ricordare date o eventi importanti, chiedere le stesse informazioni più volte e affidarsi sempre più spesso a promemoria o agende per non dimenticare gli appuntamenti. Naturalmente chiunque con il passare degli anni può avere qualche problema di memoria senza essere malato di Alzheimer. Un tipico cambiamento legato all’età è dimenticare, a volte, nomi o appuntamenti, ma ricordarli in un secondo momento.

3.

Difficoltà nelle attività quotidiane

Può succedere a tutti, se si è molto impegnati, di dimenticare i fornelli accesi o scordarsi di servire in tavola un contorno che era stato lasciato nel forno a microonde. Un malato di Alzheimer potrebbe però preparare un pasto e non solo dimenticare di servirlo, ma anche scordare di averlo cucinato. I pazienti possono dimenticare le regole del gioco preferito o la ricetta più cucinata. Possono manifestarsi difficoltà di concentrazione e i malati impiegano molto più tempo di prima per fare le cose.

4.

Disorientamento nel tempo e nello spazio

Può succedere a tutti di dimenticarsi quello che si voleva comperare o scordarsi che giorno della settimana sia, per poi ricordarsene poco dopo. Un malato di Alzheimer può perdere la strada di casa in vie familiari, fino a non sapere dove si trova e perché sia in un certo posto. Può perdere il senso delle date, delle stagioni e del passare del tempo.

Chi soffre del morbo di Alzheimer può avere difficoltà a seguire o partecipare a una conversazione, magari ripetendo cose appena dette o bloccarsi all’improvviso, senza sapere più che cosa dire. A tutti sarà capitato di avere una parola “sulla punta della lingua”, ma il malato di Alzheimer può dimenticare parole semplici, o sostituirle con altre improprierendendo quello che dice difficile da capire (es. chiamare orologio a mano un orologio da polso).

5.

Problemi nel linguaggio

Chi soffre del morbo di Alzheimer può avere difficoltà a seguire o partecipare a una conversazione, magari ripetendo cose appena dette o bloccarsi all’improvviso, senza sapere più che cosa dire. A tutti sarà capitato di avere una parola “sulla punta della lingua”, ma il malato di Alzheimer può dimenticare parole semplici, o sostituirle con altre improprierendendo quello che dice difficile da capire (es. chiamare orologio a mano un orologio da polso).

6.

Non trovare le cose

Le persone malate di Alzheimer possono lasciare gli oggetti in luoghi insoliti. A chiunque può capitare di lasciare le chiavi in un cassetto diverso da quello che si usa tutti i giorni, ma un malato di Alzheimer può arrivare a mettere un ferro da stiro nel frigorifero, un anello nel barattolo della farina e non ricordarsi assolutamente come siano finiti là. A volte, non trovando più gli oggetti, possono accusare altri di averli rubati.

7.

Ridotta capacità di giudizio

Scegliere di non portare una maglia in una serata fresca è un errore di valutazione comune. Ma i malati di Alzheimer possono vestirsi in modo davvero inappropriato, magari indossando un accappatoio per andare a fare la spesa o infilarsi due giacche in un assolato pomeriggio estivo. Possono dare prova di scarsa capacità di giudizio anche nel maneggiare il denaro, magari lasciando una somma molto elevata come mancia a un cameriere. Può succedere che prestino meno attenzione alla cura della propria persona, non si tengano puliti o si vestano in modo trasandato.

8.

Difficoltà nel pensiero astratto

Tutti possono avere qualche problema con i numeri, ma per il malato di Alzheimer riconoscerei numeri o fare semplici calcoli può essere davvero impossibile.

9.

Cambiamenti di umore e personalità

L’umore e la personalità delle persone che soffrono del morbo di Alzheimer possono cambiare nel corso della malattia. Possono diventare confusi, depressi, sospettosi e diventare facilmente suscettibili.

10.

Mancanza di iniziativa

Chi soffre di Alzheimer può iniziare a rinunciare ad attività sociali, sportive e agli hobby preferiti. È normale stancarsi per le attività domestiche o per il lavoro, ma di norma la gente mantiene interesse per le proprie attività preferite. Il malato di Alzheimer invece perde progressivamente interesse.

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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