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Coronaropatia, risonanza e scintigrafia riducono angiografie


Rispetto alle linee guida già in uso

Per ridurre il numero di angiografie inutili in caso di malattia coronarica, si possono utilizzare la risonanza magnetica cardiovascolare e la scintigrafia miocardica perfusoria. A dirlo è uno studio apparso su Jama e firmato da John Greenwood dell'Università di Leeds, nel Regno Unito, che spiega: «Per la diagnosi di malattia coronarica, una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo, sono disponibili diversi metodi che consentono di stratificare i pazienti a rischio e di verificare la necessità di rivascolarizzazione».

Nonostante la diffusione dell'imaging non invasivo, l'angiografia coronarica continua ad essere molto utilizzata nei pazienti con sospetta malattia coronarica. «Tuttavia, da recenti studi emerge che la maggioranza dei pazienti sintomatici non ha una coronaropatia significativa dal punto di vista clinico», spiegano gli autori.

L'eventuale riduzione del numero di angiografie comporterebbe non solo un minor rischio per i pazienti, ma anche un contenimento della spesa sanitaria. Il team guidato da Greenwood ha esaminato un totale di 1.202 pazienti sintomatici per sospetta malattia coronarica e seguiti da 6 diversi ospedali del Regno Unito. Li ha assegnati casualmente alla gestione standard secondo le linee guida Nice oppure al braccio seguito con risonanza magnetica o scintigrafia miocardica perfusoria.

Dopo un anno di follow up è emerso che le angiografie coronariche nel gruppo delle linee guida Nice sono state 102, 85 nel gruppo della risonanza magnetica e 78 in quello della scintigrafia.«La strategia diagnostica guidata da risonanza magnetica cardiovascolare e scintigrafia miocardica perfusoria riduce in modo significativo le angiografie inutili rispetto alle strategie ispirate alle linee guida Nice», concludono gli autori.

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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