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L’aspirina serve anche per prevenire il ripresentarsi degli ictus


L’acido acetilsalicilico potrebbe diventare uno strumento di prevenzione secondaria anche per i pazienti che hanno già avuto un episodio transitorio di ischemia.

L’acido acetilsalicilico, il principio attivo dell’aspirina, è utile per prevenire le recidive di ictus. Lo afferma un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford che hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista Lancet. «L’acido acetilsalicilico - scrivono i ricercatori - è raccomandato come strumento di prevenzione secondaria per i pazienti che hanno avuto un attacco ischemico transitorio (Tia) o un ictus». I ricercatori hanno studiato gli effetti dell’acido acetilsalicilico sul rischio e la gravità dell’ictus ricorrente nel breve periodo, in diversi lassi di tempo (meno di 6 settimane, 6-12 settimane, e più di 12 settimane). Il rischio di un ictus grave è infatti molto alto solo nei primi giorni successivi al Tia o a un attacco ischemico minore.

Efficacia e effetti

Si è così visto che nelle sei settimane dopo l’ictus, l’acido acetilsalicilico ha ridotto del 60% il rischio di ictus ischemico ricorrente e del 70% il rischio di ictus ischemico fatale o disabilitante. L’effetto dell’acido acetilsalicilico è dovuto in parte a una riduzione della gravità dell’ictus, indipendentemente dalla iniziale gravitò e dalle caratteristiche del paziente . Ulteriori riduzioni del rischio dell’ictus ischemico si sono registrate con la sola aspirina presa tra le 6 e 12 settimane dopo, mentre non sono stati evidenziati benefici dopo le 12 settimane

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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