La presbiopia si cura con il laser che mette a fuoco
Primo intervento al mondo alla Casa di Cura San Rossore di Pisa.
Un primato mondiale per la Casa di Cura San Rossore di Pisa, dove è stata impiantata, mediante l’utilizzo del laser a femtosecondi, una microlente in grado di curare la presbiopia. L’intervento porta la firma di un oftalmologo tra i più esperti e apprezzati in chirurgia refrattiva, il dottor Marco Fantozzi. La presbiopia è una condizione fisiologica dell’apparato visivo legata all’età che colpisce a partire dai 40 anni, poiché la lente naturale dell’occhio, il cristallino, invecchia e perde elasticità. Questa patologia comporta la difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti vicini, ad esempio un libro, o a svolgere attività a distanza ravvicinata come l’utilizzo del cellulare o del computer, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione.
“La presbiopia, quando non è controllata, può implicare mal di testa e affaticamento visivo durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Se corretta con i comuni occhiali, complica la qualità della vita dei pazienti soprattutto se sono affetti da difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che comportano già l’impiego di altri occhiali”, spiega il dottor Marco Fantozzi, oftalmologo presso la Casa di Cura San Rossore.La vista è, tra i cinque sensi, quella che ci permette di distinguere e conoscere luoghi, oggetti e persone, ed è un mezzo che ci consente di fissare nella mente i ricordi più belli: la Casa di Cura San Rossore mette a disposizione del paziente una tecnologia laser di ultima generazione per preservare questo importante senso.L’innovativo sistema laser, che impiega una tecnologia a femtosecondi, è l’unico tra i laser per la chirurgia della cornea che si contraddistingue per l’eccellente precisione d’incisione, la velocità, la modalità “soft” di trattamento e che soprattutto consente di inserire la lente intracorneale, evitando che si formino delle micro pieghe. Il laser permette di creare una tasca in 3D con una superficie molto liscia che agevola il posizionamento della lente intracorneale, evitando l’attrito che potrebbe inficiarne il funzionamento.
“Abbiamo elaborato un nuovo metodo per inserire la lente per la presbiopia con questo laser di nuova generazione che ha profilo ottimale per la tasca corneale, che minimizza il rischio di formazione di micro pieghe, che si presentava con altre tipologie di laser”, spiega il dottor Fantozzi. “Il primo paziente a 24 ore dall’intervento è stato in grado di vedere 10 decimi da lontano e le lettere più piccole da vicino. All’impianto era presente anche l’inventore della lente, il dottor Vladimir Feingold di Irvine (California), che ha scelto il nostro centro per effettuare il primo posizionamento”.L’intervento è reversibile, non provoca alcun danno ai tessuti ed è anche ripetibile: è possibile infatti sostituire, se necessario, la lente con una di gradazione superiore.
Ha una durata di 10 minuti, non è necessaria alcuna degenza e l’unico accorgimento da attuare è l’uso di appositi colliri. Non presenta effetti collaterali, può comparire nelle prime ore dal posizionamento della lente solo una lieve sensazione di corpo estraneo.