Bpco, efficace la doppia broncodilatazione
Laba più antimuscarinici superiori a Laba più corticosteroide inalatorio.
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine rivela l'efficacia della doppia broncodilatazione in caso di Bpco, la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Secondo i ricercatori dell'Imperial College di Londra, il trattamento basato sull'associazione fra beta-agonisti a lunga durata d'azione (Laba) e antimuscarinici è superiore a quello basato sui Laba più il corticosteroide inalatorio (Ics). Il team diretto dalla dott.ssa Jadwiga Wedzicha ha esaminato quasi 3.400 pazienti con una o più riacutizzazioni di Bpco nel corso dell'anno.
I volontari sono stati randomizzati a ricevere indacaterolo più glicopirronio una volta al giorno o salmeterolo più fluticasone due volte al giorno per un anno. Alla fine dello studio i ricercatori hanno verificato che il tasso annuale di riacutizzazioni era di 3,59 nel gruppo indacaterolo-glicopirronio e di 4,03 nel gruppo casi di polmonite sono stati meno frequenti nel gruppo indacaterolo-glicopirronio rispetto al trattamento di controllo, con tassi rispettivi del 3,2 e del 4,8 per cento. Gli eventi avversi sono invece risultati sovrapponibili.James Donohue, che lavora presso la University of North Carolina di Chapel Hill, ha commentato: «Lo studio Flame dimostra la sicurezza e l'efficacia della doppia broncodilatazione rispetto a una vasta gamma di risultati, tra cui il tasso di riacutizzazioni, la funzione polmonare e lo stato di salute del paziente».
Gli esiti dello studio rendono interessante l'adozione della terapia con Laba/Lama rispetto a Laba/Ics, soprattutto nei pazienti con storia passata di ripetute riacutizzazioni.«Ma per confermare la superiorità di questo trattamento, specie in termini di prevenzione delle riacutizzazioni nei pazienti con Bpco avanzata e comorbilità, serviranno comunque ulteriori studi», conclude Donohue.Fonte: New England Journal of Medicine
