Autismo, il 42% dei bimbi risponde alle emozioni.
Autismo, il 42% dei bimbi risponde alle emozioni. "Il contagio emotivo precursore di sviluppo"
“Nei bambini autistici il deficit primario si colloca nell’area affettiva prima che in quella cognitiva e una conferma si ritrova nella difficoltà a rintracciare in loro una risposta di tipo empatico. È possibile, invece, indagare lapresenza di contagio emotivo, che non solo è contiguo alla capacità di sintonizzazione affettiva, ma è anche un valido precursore dello sviluppo dell’empatia”. Ne è convinta l’équipe di psicoterapeuti dell’età evolutiva dell’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), che sul tema ha recentemente pubblicato una ricerca clinica dal titolo ‘Il contagio emotivo nei bambini con disturbo dello spettro autistico’, sulla rivista scientifica internazionale ‘Austin Journal of Autism & Related Disabilities’ (http://austinpublishinggroup.com/autism/onlinefirst.php; www.ortofonologia.it). In questo studio l’IdO ha presentato i risultati della somministrazione del suo ‘TCE - Test Contagio Emotivo’ su un campione di 53 minori dai 22 ai 66 mesi, seguiti da gennaio 2014 a dicembre 2015 . I bambini sono stati suddivisi in 3 sottogruppi: Autismo grave (24), Spettro autistico (10) e minori a Rischio di sviluppare autismo (19). “I risultati sono stati molto incoraggianti- spiega Magda Di Renzo, responsabile del servizio terapie dell’IdO- il 33% dei bambini con autismo (8 su 24) ha presentato un principio di contagio emotivo, il 42% (10 su 24) ha mostrato contagio emotivo, mentre in nessun bambino autistico è emersa una risposta di tipo empatico. Passando ai minori coinvolti nella condizione dello Spettro, il 70% (7 su 10) ha manifestato il contagio emotivo e il 30% (3 su 10) empatia”. Questi dati confermano “una correlazione significativa tra la gravità del disturbo autistico, misurata con l’Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS-2, strumento diagnostico per quantificare la gravità dei sintomi) , e la capacità di rispondere agli stimoli emotivi verificata dal TCE”, chiarisce la psicoterapeuta. Il Test dell’IdO (distribuito da Hogrefe) permette infatti di individuare la presenza o l’assenza di risposta emozionale e, quindi, il livello di disponibilità o meno alle interazioni sociali nel bambino con disturbo dello spettro autistico. Attraverso questo strumento è possibile esaminare il sistema cinesico (tra cui l’espressione mimica del volto, i movimenti oculari, i cambi posturali e i gesti), il sistema vocale (l’intonazione della voce), il sistema aptico (il contatto fisico) e il sistema prossemico (la distanza). Il tutto è legato a 4 differenti emozioni: felicità, tristezza, paura e rabbia. Le risposte possibili sono quindi assenza, presenza (con principio di contagio emotivo e contagio emotivo) ed empatia. La compilazione del protocollo di codifica da parte degli operatori può essere completata in 10 minuti, poiché avviene contestualmente alla somministrazione. “Dallo studio delle reazioni emozionali di questi bambini- aggiunge la psicoterapeuta dell’età evolutiva- abbiamo potuto constatare che nel gruppo Autismo la risposta maggiore riguarda la felicità (52%), mentre quella minore la rabbia (presente nel 25%). A un livello intermedio troviamo la tristezza e la paura, che si attestano rispettivamente al 46% e al 32%. Nel gruppo dello Spettro, infine, la felicità e la paura sono presenti nell'80% dei casi, mentre la tristezza si attesta al 50% e la rabbia al 90%. Infine- conclude Di Renzo- la nostra ricerca dimostra che la risposta emotiva risulta indipendente dal livello cognitivo, così come il Quoziente Intellettivo risulta non correlato alla gravità del disturbo autistico misurata dall'ADOS-2”.