Le disfunzioni della tiroide aumentano il rischio di patologie psichiatriche
Nell’ambito di uno studio epidemiologico su un’ampia popolazione è stata valutata la relazione fra alterazioni della funzione della tiroide e patologie psichiatriche. I risultati non hanno fornito risposte certe ma hanno suggerito possibili rapporti fra ipertiroidismo subclinico e crisi di panico.
Lo studio ha incluso un totale di 13.414 soggetti, per il 50% donne, dei quali 12.437 con normale funzione della tiroide, 193 con ipertiroidismo subclinico e 784 con ipotiroidismo subclinico. Le condizioni subcliniche sono quelle nelle quali l’alterazione della funzione della tiroide non si manifesta con segni e sintomi ma è individuata con esami di laboratorio. Tutti questi soggetti sono stati valutati da personale qualificato che ha utilizzato questionari per interviste strutturate. Partendo dai risultati delle interviste, le persone sono state suddivise in base alla presenza o all’assenza di patologie psichiatriche e anche a seconda del tipo di patologia presente. L’alterata funzione tiroidea è stata confermata misurando il TSH e l’FT4 nel sangue e registrando l’eventuale assunzione di cure per iper o ipotiroidismo. L’analisi dei dati ha utilizzato metodi in grado di rilevare ed eliminare fattori che potessero confondere gli esiti della valutazione.
Si è rilevata un’associazione fra ipertiroidismo subclinico e crisi di panico, mentre all’ipotiroidismo subclinico si è associato un minore rischio di disordine da ansia generalizzata. Tali relazioni, però, perdevano la significatività statistica una volta eliminati i fattori confondenti.
Una conclusione che si può trarre dallo studio è che l’ipertiroidismosubclinico tende ad associarsi con crisi di panico, ma ulteriori valutazioni su casistiche più ampie dovranno confermare questa ipotesi.
Tommaso Sacco