'Perline' microscopiche nello stomaco per combattere obesità.
Tecnica embolizzazione riduce flusso sangue e senso fame.
ROMA - Nella lotta contro l'obesità arriva una nuova arma, che sembra essere sicura e permette di non ricorrere alla chirurgia. Si chiama embolizzazione bariatrica, e comporta l'iniezione di 'perline' microscopiche in una specifica parte dello stomaco, il fondo, dove si produce la grelina, il cosiddetto ormone dell'appetito:così si riduce l'afflusso di sangue e diminuiscono i segnali di fame. Il tutto avviene tramite un catetere, con cui si accede a vasi sanguigni specifici,attraverso una piccola incisione nella pelle dell'inguine o del polso. A descrivere i risultati di un primo trial su 7 pazienti con grave obesità, Clifford Weiss, della Johns Hopkins University School of Medicine, al meeting annuale della Society of Interventional Radiology. Il trial ha coinvolto persone con un indice di massa corporea compreso tra 40 e 60, quindi ben oltre la soglia di 30 che indica obesità. I pazienti dopo l'intervento hanno mostrato dei benefici, sia in termini di riduzione di peso che dei livelli di grelina.