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Le ciclodestrine riducono il colesterolo e prevengono l’arteriosclerosi


Un team di ricerca internazionale di immunologi e cardiologi, in collaborazione con l’Università di Bonn, ha scoperto che uno zucchero conosciuto come “ciclodestrina” può prevenire e addirittura ridurre i pericolosi depositi di colesterolo che causano l’aterosclesi, la più comune cause di morte nei paesi industrializzati. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine .

Le ciclodetrine sono zuccheri che si presentano in forma ciclica ottenuti per rottura dell’amido attraverso un enzima dal nome CGT (Ciclodestringlucosiltranferasi). Derivano da materie prime di origine totalmente vegetale.

E’ sempre una sfida per i ricercatori, trovare il giusto approccio per affrontare un problema scientifico. Eppure, a volte la gente comune, senza alcuna particolare competenza medica, può fornire indizi importanti che poi portano a scoperte reali. Questo è il caso di Chris Hempel dagli Stati Uniti le cui figlie gemelle soffrono di una malattia rara chiamata “Niemann-Pick di tipo C”. In questa malattia, a causa di mutazioni genetiche, i pazienti che ne sono colpiti non sono in grado di metabolizzare correttamente né il colesterolo né altri lipidi all’interno delle cellule. Le persone colpite inizialmente si sviluppano normalmente, ma poi durante l’infanzia subiscono un rapido peggioramento della funzione neurologica, con deterioramento cognitivo e motorio. Poichè non esiste alcun trattamento per la malattia , Chris Hempel, con l’aiuto di scienziati, ha sviluppato una nuova terapia con le “ciclodestrine”, una forma di zucchero che porta ad una migliore eliminazione del colesterolo in eccesso dalle cellule cerebrali.

Gli studi clinici su questa scoperta sono attualmente in corso negli Stati Uniti.

Il Prof. Dr. Eicke Latz dell’ Istituto di Immunologia all’Università di Bonn sta studiando come il colesterolo provoca massicce risposte immunitarie e porta a infiammazione pericolosa per la vita, nelle pareti arteriose. Nel 2010, ha pubblicato uno studio sulla rinomata rivista “Nature” sul collegamento tra l’aterosclerosi e il sistema immunitario. In questo studio, il team di ricercatori che lavora con il Prof. Latz, ha dimostrato che i cristalli di colesterolo possono attivare un’ importante complesso recettore del sistema immunitario innato e quindi aumentare la risposta infiammatoria nell’ arteriosclerosi. Questa scoperta ha attirato l’attenzione di Chris Hempel che ha riferito le sue esperienze con le ciclodestrine all’ immunologo.

Dieta ad alto colesterolo per topi

Con un team internazionale di ricercatori provenienti da Germania, Stati Uniti, Norvegia, Australia e Svezia, gli scienziati dell’Università di Bonn, sotto la direzione del Prof. Latz, hanno indagato se le ciclodestrine hanno anche un effetto sull’ aterosclerosi. I ricercatori hanno nutrito i topi con una dieta particolarmente ricca di colesterolo, per otto settimane e per via sottocutanea hanno iniettato agli animali le ciclodestrine. ” I topi trattati hanno sviluppato meno placche nei loro vasi sanguigni rispetto al gruppo di controllo che non ha ricevuto alcun trattamento”, dice il Dott Sebastian Zimmer del Dipartimento di Medicina II dell’Ospedale Bonn. Le ciclodestrine apparentemente programmano le cellule in un modo che porta ad una migliore eliminazione del colesterolo in eccesso e anche ad una riduzione della infiammazione nei vasi sanguigni.

Il fattore di trascrizione LXR (o recettori X del fegato o Liver X Receptors ) è un regolatore chiave del metabolismo del colesterolo e quindi svolge un ruolo importante nell’aterosclerosi. “Se troppo colesterolo è presente, LXR dà un segnale. Come risultato, i geni responsabili dell’efflusso del colesterolo dalla cellula vengono attivati”, riferisce Alena Svasso, dottoranda nella squadra del Prof. Latz. “Inoltre, questo fattore riduce l’ infiammazione”.

Quando il gene per LXR è stato disattivato nei topi, questo segnale non funziona e le ciclodestrine non hanno mostrato alcun effetto.

Le ciclodestrine soddisfano evidentemente la funzione di un intermediario che aumenta i meccanismi naturali della ripartizione del colesterolo nelle cellule e inoltre riduce la risposta infiammatoria.

Utilizzando vasi aterosclerotici umani, il team ha anche esaminato se le ciclodestrine hanno lo stesso effetto negli esseri umani. I ricercatori hanno coltivato placche che erano stati chirurgicamente asportate dalle arterie carotidee di pazienti con aterosclerosi al fine di migliorare il loro flusso di sangue. Quando la ciclodestrina è stata mescolata nella soluzione nutritiva, le cellule hanno mostrato la stessa riprogrammazione osservata nei roditori: sono stati avviati i meccanismi di riduzione delle placche ed è stata ridotta la risposta infiammatoria.

Il principio attivo è già sul mercato

Prof. Latz auspica che le ciclodestrine possano essere ulteriormente sviluppate come un farmaco per il trattamento del’aterosclerosi. ” Il composto è già sul mercato come agente solubilizzante farmaceutico. Tuttavia, gli studi clinici sono necessari per la sua nuova applicazione”, dice l’ immunologo. Chris Hempel è co-autore della pubblicazione ufficiale.

Fonte: Medicalxpress

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