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I batteri dell’intestino influiscono sul recupero post ictus.


L’alterazione della flora intestinale mediante antibiotico aiuta il recupero post stroke.

In pochi sanno che all’interno dell’intestino sono presenti quasi mille specie e 100 mila miliardi di cellule per un peso totale di circa 1,5 chilogrammi. Fondamentali per il corretto funzionamento apparato digerente sempre più numerosi studi indicano che l’alterata composizione del microbioma –questo il nome corretto- è associata allo sviluppo di diverse condizioni patologiche. Ultimo in ordine di tempo è l’ictus: uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, opera degli scienziati della Cornell University, ha dimostrato che l’alterazione della flora intestinale di alcuni topi attraverso la somministrazione di un antibiotico è in grado di migliorare il recupero in seguito ad un ictus.

I MICRORGANISMI INTESTINALI NON SONO SPETTATORI

L’intestino è uno degli organi più complessi del corpo umano. All’interno di esso vi sono famiglie batteriche altamente diversificate che modulano una serie di attività metaboliche fondamentali del nostro corpo. Assorbimento dei nutrienti, produzione energetica, omeostasi della immunità della mucosa intestinale ed effetto barriera contro gli agenti patogeni sono solo alcune della attività esercitate. Una massa composta da trilioni di microrganismi che non può non influenzare lo stato di salute generale della persona nella quale vivono. I microrganismi infatti sono tutt’altro che spettatori: il loro complesso metabolismo li porta a produrre numerose molecole che, secrete a livello intestinale, influenzano notevolmente i diversi apparati del corpo umano.

L’ESPERIMENTO

Nel caso specifico dello studio degli scienziati statunitensi il microbioma –per ora gli esperimenti sono stati effettuati nel topo- sarebbe implicato anche nel recupero in seguito ad un ictus. Per dimostrarlo gli autori della ricerca hanno suddiviso degli animali da esperimento in due gruppi: nel primo è stato somministrato un antibiotico capace di alterare la flora, nel secondo nulla. Successivamente ad entrambe i gruppi è stato indotto un ictus ischemico, un’ostruzione a livello cerebrale delle arterie che garantiscono il corretto flusso di sangue. Quando accade le aree a valle del blocco non possono essere sufficientemente irrorate e, con il passare del tempo, vanno incontro a morte cellulare.

I BATTERI SPENGONO L’INFIAMMAZIONE

Il passo successivo è stata la valutazione del recupero in seguito al danno cerebrale. Dalle analisi è emerso che nel gruppo trattato con gli antibiotici prima dell’ictus i danni a livello cerebrale e sistemico erano ridotti di oltre il 60% rispetto al gruppo di controllo. Ma come si spiega questo legame? Secondo gli autori dello studio ciò sarebbe dovuto alla capacità di alcuni microrganismi di modulare la risposta infiammatoria. Nel caso dell’ictus l’alterazione della flora avrebbe agito «spegnendo» parzialmente l’iperattivazione del sistema immunitario. Un risultato importante che mostra ancora una volta –seppur ottenuto in topo- l’importanza del «pilotare» la composizione della flora batterica intestinale nella gestione di alcuni disturbi.

DANIELE BANFI

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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