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Le pratiche da evitare in medicina materno-fetale


Altre 5 pratiche da evitare quanto più possibile entrano a far parte del catalogo di Choosing Wisely, il progetto della Fondazione Abim che ha lo scopo di ridurre il numero delle procedure mediche.

Stavolta la lista è dedicata alla medicina materno-fetale ed è stata redatta dalla Society for Maternal-fetal Medicine. Ecco i 5 punti: 1) Nelle donne che mostrano una storia di gravidanze interrotte, ritardo di crescita intrauterina (Iugr), preeclampsia e distacco placentare, va evitata una valutazione automatica di trombofilia ereditaria. Non ci sono infatti dati scientifici a sostegno di un'associazione causale tra polimorfismi della metilentetraidrofolato reduttasi (Mthfr) o altri comuni trombofilie ereditarie ed esiti avversi di gravidanza, quali aborti ricorrenti, grave preeclampsia e Iugr. I test dovrebbero essere limitati all'anticoagulante lupico, agli anticorpi anticardiolipina e ad anticorpi anti-beta2 glicoproteina.

2) Nelle donne con cervice corta in attesa di gemelli non posizionare un cerchiaggio. Il rischio di parto pretermine è ovviamente più alto della norma, ma i dati scientifici indicano non solo l'inutilità del cerchiaggio, ma anche la sua potenziale pericolosità.

3) Per le pazienti a basso rischio è preferibile non prescrivere un test prenatale non invasivo come il Nipt. La sua efficacia è stata validata solo in gravidanze singole ad alto rischio di anomalie cromosomiche (età materna oltre i 35 anni, screening positivo, reperti ecografici suggestivi di aneuploidia, carrier di traslocazione ad aumentato rischio di trisomia 13, 18 o 21). Nelle gravidanze a basso rischio la sua utilità è fortemente in dubbio. Spesso infatti l'esame si associa a falsi positivi o negativi, soprattutto per le trisomie 13 e 18. In caso di esito positivo, inoltre, prima di interrompere la gravidanza la diagnosi andrebbe confermata con un test invasivo, amniocentesi o villocentesi.

4) Per diagnosticare un eventuale ritardo di crescita intrauterina non è consigliabile l'uso degli studi Doppler del flusso sanguigno. Non è stato elaborato alcuno standard per la definizione ottimale di test anomalo, migliore età gestazionale per l'esecuzione del test o per la tecnica della sua effettuazione. In caso di sospetto diagnostico, tuttavia, è utile l'adozione della sorveglianza fetale prenatale, compresi gli studi Doppler del flusso dell'arteria ombelicale.

5) Per prevenire una nascita pretermine in gestazioni multifetali non complicate non vanno utilizzati i progestinici. L'utilizzo degli ormoni, infatti, non ha dimostrato di poter ridurre l'incidenza del parto pretermine.

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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