I logopedisti: sguardo sulla disprassia che colpisce 5 bambini su 100. Una call line per le famiglie
- sanita24.ilsole24ore
- 9 mar 2016
- Tempo di lettura: 2 min

In occasione della Giornata Europea della Logopedia, la Federazione Logopedisti Italiani (Fli) ha proposto l'iniziativa “Parole in movimento”, dedicata quest'anno alla disprassia, un disturbo che colpisce 5-6 bambini su 100, di preferenza maschi, rendendo difficile anche azioni e gesti quotidiani, provocando così un ritardo nell'acquisizione delle tappe di sviluppo motorio o del linguaggio.
L'origine del disturbo non ha nulla a che vedere con i deficit cognitivi di attenzione, memoria, percezione e ragionamento, che spaventano i genitori. «La disprassia è provocata da alcuni neuroni motori che non sono così efficienti nel trasmettere le giuste informazioni ai muscoli per coordinare un gesto a un’azione - ha puntualizzato Tiziana Rossetto, presidente della Federazione dei Logopedisti Italiani -. Esistono diverse forme di questo disturbo, che può avere ripercussioni sulla deambulazione, sui movimenti dello sguardo o sulla capacità verbale. Il ritardo anche nell'apprendimento e nell'abilità lavorativa in alcuni casi permane anche in età adulta, a seconda delle implicazioni e delle abilità interessate. Ma nulla a che vedere con una compromissione dell'intelligenza».
Goffaggine, semplificazione e povertà delle azioni motorie sono gli indicatori principali che renderanno difficile ai piccoli con disprassia anche fischiare, saltellare, ridere e organizzare giochi costruttivi. Il disturbo infatti può coinvolgere sia l'abilità motoria generale, che governa i muscoli più grandi o gruppi di muscoli, quelli cioè delle macro-azioni che fanno lanciare oggetti o salire le scale, e la motricità fine che riguarda i muscoli della mano, del piede o della bocca ostacolando la fluidità di movimenti utili a produrre parole, disegnare, fare un puzzle.
Aiuto telefonico alle famiglie Già dal 3 marzo e fino al 10, esperti logopedisti stanno rispondendo telefonicamente dalle 10 alle 12, al numero 049.8647936, per aiutare mamme e papà a capire come mai i “neuroni motori”, fra i responsabili dei nostri movimenti, possono perdere di efficacia nel trasmettere giusti messaggi per la coordinazione e la sequenza di movimento finalizzati ad un obiettivo preciso. Gli esperti tranquillizzano mamme e papà, perché la disprassia non ha niente a che vedere con un deficit delle facoltà intellettive e cognitive, sebbene i piccoli potranno subire ritardi nell'imparare gesti intenzionali abituali, come vestirsi, deambulare, muovere lo sguardo, emettere suoni e parole, con possibili rallentamenti anche nell'apprendimento scolastico e nelle abilità lavorativa nel caso il problema persista in età adulta. Mancano ancora alcune risposte scientifiche sul perché di questo fenomeno, mentre sono più certi i benefici derivabili da un percorso logopedico e programmi di riabilitazione che si avvale di un mix di tecniche mirate al recupero verbale e all'apprendimento motorio finalizzato.
Ulteriori informazioni possono essere richieste via mail: info@fli.it o reperite al sito www.fli.it.