Coronarie stampate in 3D: la nuova frontiera per stent su misura e per individuare precocemente le p
Ci sta lavorando un gruppo di ricercatori dell’università di Melbourne. Grazie a sofisticate tecniche di imaging dall’interno delle coronarie sono riusciti a riprodurre modelli tridimensionali delle coronarie. E a studiare la dinamica dei flussi all’interno delle arterie prevedendo dove si svilupperanno le placche più pericolose. La tecnica consente anche di ‘stampare’ stent su misura per le coronarie di un dato paziente.
Ci sono quelli che le usano per stampare presine da cucina, supporti per telefoni cellulari, bijoux in plastica e altre amenità. Ma le stampanti 3D possono avere interessanti applicazioni anche nel campo della medicina e una delle ultime dimostrazioni in tal senso viene dall’Università di Melbourne che ha pubblicato una ricerca su European Heart Journal. In questa università, cardiologi e bioingegneri utilizzano dei supercomputer per ricreare dei modelli tridimensionali del cuore dei loro pazienti cardiopatici, avvalendosi di fotografie realizzate da un apparecchio filiforme, anzi più sottile di un capello, che viene introdotto all’interno delle loro coronarie. Le immagini vengono ‘scattate’ nel corso di una normale angiografia coronarica e caricate poi in uno speciale computer, che produce, nell’arco di appena 24 ore, una ‘stampata’ 3D delle arterie esaminate. Questo consente ai cardiologi di acquisire importanti informazioni non solo della struttura del vaso, ma anche del comportamento del flusso di sangue al suo interno. Dettagli preziosi che aiutano a scegliere lostent più adatto per quell’arteria parzialmente bloccata da una placca, ma anche ad individuare delle placche critiche, a volte ‘invisibili’ con le tecniche tradizionali.