top of page

Le novità della chirurgia urologica


Automazione della biopsia prostatica grazie a un braccio robotico.

Effettuare una biopsia prostatica in maniera completamente automatizzata sarà presto possibile. Lo dimostra un braccio robotico progettato per questo scopo da un'azienda torinese leader dell'automazione robotica. Il sistema è stato presentato nel corso del 4th Techno-urology meeting (Tum) di Orbassano.

Il braccio introduce una serie di migliorie tecniche come la demoltiplicazione del movimento e la miniaturizzazione dell'ingombro. Nel corso dell'evento, organizzato da Francesco Porpiglia - docente di Urologia dell'Università di Torino -, sono stati realizzati 18 interventi di chirurgia urologica robotica e laparoscopica, in particolare per il trattamento di neoplasie renali e prostatiche. Inoltre, è stata presentata una nuova applicazione della chirurgia robotica, ovvero l'asportazione della vescica a causa di un cancro con relativa ricostruzione di un nuovo organo attraverso l'utilizzo di tessuto intestinale.Le operazioni si sono avvalse delle tecniche più moderne come la chirurgia robotica guidata dal colore, basata cioè sul riconoscimento di codici digitali corrispondenti ai colori dei tessuti interni, la laparoscopia eseguita utilizzando strumenti miniaturizzati (mini-laparoscopia e 'two ports laparoscopy') e impiegando sistemi visivi di precisione come telecamere ad alta definizione e monitor 4k.Per quanto riguarda la conservazione della funzionalità sessuale, nel corso del meeting sono stati presentati i dati relativi a una nuova tecnica meno invasiva per l'asportazione della prostata.Nel corso della prostatectomia radicale, le fibre nervose che regolano l'erezione possono essere danneggiate, sia a causa delle manovre del chirurgo, sia a causa di processi infiammatori e cicatriziali.La nuova tecnica prevede l'applicazione di particolari membrane di materiale inerte e riassorbibile che hanno lo scopo di proteggere le fibre da questi pericoli.Stando ai primi dati, l'uso delle membrane ha permesso di velocizzare il recupero della potenza sessuale dopo l'intervento nel 20 per cento dei pazienti. A 3 mesi di distanza dall'intervento, il 60-70 per cento dei pazienti sembra aver recuperato appieno la sua potenza sessuale.

Andrea Piccoli

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

bottom of page