Le condizioni del midollo osseo legate all'artrosi.
Chi mostra anomalie è a maggior rischio di osteoartrosi.
Le lesioni a carico del midollo osseo possono rendere evidente il rischio di insorgenza dell'osteoartrosi a rapida progressione. Lo dice uno studio pubblicato sul Journal of Rheumatology da un team dell'Università di Southampton guidato da Mark Edwards, che spiega: «L'artrosi, che colpisce spesso le ginocchia, le anche e le piccole articolazioni delle mani, può evolvere con una velocità variabile». L'analisi ha coinvolto 176 uomini e donne oltre i 50 anni seguiti in media per 3 anni grazie a una serie di radiografie. I dati indicano che i soggetti affetti da anomalie del midollo osseo alle scansioni Mri hanno anche maggiori probabilità di sviluppare un'osteoartrosi a rapida progressione rispetto alle persone prive di lesioni. «In media lo spazio all'interno dell'articolazione si riduce di circa 0,15 millimetri all'anno, ma questi dati dimostrano che negli individui con lesioni midollari ossee la perdita di spazio articolare risulta di 0,10 millimetri all'anno più veloce rispetto ai coetanei senza anomalie del midollo osseo, cosa che può portare alla necessità del posizionamento anticipato di una protesi articolare», scrivono gli autori. Avere a disposizione dati del genere potrebbe aiutare molto i medici nella ricerca di strategie preventive e terapeutiche migliori. «L'artrosi è responsabile di significativi oneri assistenziali ed economici non solo per chi ne soffre, ma anche per il sistema sanitario, e rallentarne la progressione sarebbe un grosso vantaggio», aggiunge Edwards. Ora gli scienziati inglesi studieranno in che maniera le lesioni del midollo osseo possono influenzare la progressione dell'osteoartrosi. Fonte: Journal of Rheumatology