Zika virus: gli ultimi sviluppi e le linee guida per la diagnosi dei CDC
I CDC oltre ad aggiornare giorno per giorno l’elenco dei Paesi a rischio per le donne incinte, pubblicano le prime linee guida per la diagnosi dell’infezione da Zika virus nei neonati. Il Brasile, finora il Paese più colpito con 4.000 casi sospetti di microcefalia da infezione da Zika in gravidanza, cerca di correre ai ripari alla vigilia del Carnevale e soprattutto delle Olimpiadi della prossima estate. Fa discutere infine il tutto il mondo il ‘baby ban’ emanato da El Salvador, Colombia e Giamaica: stop alle gravidanze fino al 2018.
Mentre i CDC pubblicano le linee guida provvisorie per la valutazione e la diagnosi dei neonati con possibile infezione congenita da Zika, redatte con la collaborazione dell’American Academy of Pediatrics, l’OMS annuncia che l’infezione è destinata è destinata a diffondersi in tutte le Americhe, compresi gli USA. Il suo vettore, l’Aedes aegypti è infatti ubiquitario nel continente americano, con la sola eccezione di Canada e Cile continentale, secondo laPan American Health Organization (PAHO). Gli stessi CDC in questi giorni hanno esteso l’alert di viaggio per le donne incinte ad altre nazioni (Barbados, Repubblica Dominicana, Haiti, Guadalupe, Martinica, Porto Rico, Saint Martin, Virgin Islands americane; Bolivia, Brasile, Colombia, Equador, Guiana francese, Guyana, Paraguay, Suriname, Venezuela; Salvador, Guatemala, Honduras, Panama; Capo Verde, Samoa), mentre alcuni Paesi, come El Salvador, cercano di proteggersi dalle conseguenze dell’infezione sui neonati, emanando una sorta di ‘baby ban’, cioè sconsigliando alle donne di rimanere incinte fino al 2018.
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