Ospedale Bambino Gesù/IRCCS: Trapianto di cornea, una nuova tecnica laser
I risultati della sperimentazione pubblicati sul Journal of Refractive Surgery. Procedura più sicura a basso rischio di rigetto.
Roma, 22 gennaio 2016 - Una nuova tecnica laser per il trapianto parziale di cornea consente ai bambini di recuperare la vista rapidamente, riducendo il rischio di rigetto. È stata messa a punto e sperimentata con successo all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dall'équipe del prof. Luca Buzzonetti, responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Oculistica. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Refractive Surgery. La nuova tecnica si basa sull'utilizzo evoluto del laser a femtosecondi - tecnologia ad altissima precisione - ed è indicata principalmente per il trattamento del cheratocono. QUANDO SI USA La nuova tecnica si utilizza in caso di patologie e lesioni che interessano gli strati anteriori della cornea (in particolare lo stroma) senza il coinvolgimento della parte più profonda, l’endotelio, la cui conservazione abbatte il rischio di rigetto. E’ necessaria, ad esempio, quando l’occhio perde la sua capacità di vedere perché la cornea è danneggiata gravemente a causa di patologie come il cheratocono (malattia rara e degenerativa che deforma la cornea distorcendo le immagini) o di infezioni che hanno prodotto cicatrici (leucoma corneale). In questi casi si restituisce trasparenza alla superficie oculare mediante la sostituzione parziale di tessuto, che si preleva da un donatore cadavere. Quando anche l’endotelio è compromesso si ricorre invece al trapianto a tutto spessore, ovvero alla cheratoplastica perforante che prevede la sostituzione di tutta la cornea. «Il metodo ideato al Bambino Gesù, denominato Big-Bubble Full Femto - spiega il prof. Luca Buzzonetti, responsabile di Oculistica dell’Ospedale Pediatrico - è un’evoluzione della Big-Bubble, tecnica che oggi viene considerata la migliore opzione chirurgica in caso di indicazione allacheratoplastica lamellare anteriore, vale a dire al trapianto parziale effettuato con l’uso del laser per l’asportazione in lamelle della parte malata e più superficiale della cornea. Il metodo Big-Bubble tuttavia, a causa delle sue difficoltà tecniche, viene utilizzato nel mondo da un numero limitato di chirurghi. La nostra procedura, più sicura e più facile da eseguire, può consentire a più specialisti di cimentarsi con questo tipo di chirurgia dell’occhio, diventando uno standard internazionale per il trattamento di alcune patologie della cornea».
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