Un fascio di luce per eliminare i microrganismi resistenti
Nanoparticelle attivate solo quando serve permettono di colpire selettivamente alcuni batteri. Un’arma in più per combattere la resistenza agli antibiotici.
Oggi il rischio è quello di tornare agli anni bui della medicina quando si poteva morire per un’infezione. La resistenza agli antibiotici causa 25 mila morti l’anno in Europa, cifra che raggiungerà quota 10 mila nel 2050, per un costo di 1,5 miliardi di euro. Da tempo, oltre alla ricerca di nuovi antibiotici, gli scienziati stanno cercando vie alternative per eliminare i batteri super-resistenti. Uno di essi potrebbe essere la luce. In uno studio della University of Colorado, pubblicato dalla rivista Nature Materials, un gruppo di ricercatori ha messo a punto delle nanoparticelle che, attivate con la luce, sono in grado di eliminare selettivamente i microrganismi patogeni resistenti.
RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI, UN PROBLEMA MONDIALE
Grazie agli antibiotici negli ultimi 70 anni si è potuta abbassare drasticamente la mortalità dovuta alle più svariate infezioni batteriche. Armi molto potenti, che, però, negli ultimi tempi, stanno sempre più perdendo d’efficacia a causa della progressiva selezione di popolazioni di microrganismi resistenti. Ciò è particolarmente dovuto all’inadeguatezza con la quale vengono prescritti. Un vero problema perché quando queste molecole non funzionano più procedure mediche come parti cesarei, interventi chirurgici e trapianti diventano sempre più difficili.
LA LUCE ATTIVA LE NANOSFERE SOLO QUANDO SERVE
Accanto al tentativo di sviluppare nuovi farmaci gli scienziati statunitensi si sono concentrati nella ricerca di possibili modelli alternativi di eliminazione dei patogeni. Già in passato precedenti studi hanno dimostrato che nanoparticelle metalliche sono capaci di indurre la morte dei microrganismi. L’unico problema è la scarsa selettività: a morire sono anche le cellule sane circostanti dell’organismo infettato. Partendo da questa evidenza gli autori dello studio hanno cercato di sviluppare una tecnica capace di agire in maniera specifica solo sui microrganismi.
LA TECNOLOGIA ELIMINA OLTRE IL 90% DEI BATTERI RESISTENTI
Per fare ciò sono state sviluppate delle nanosfere capaci di condurre elettricità se stimolate opportunamente. Dalle analisi, per ora svolte in vitro, è emerso che se sottoposte ad un fascio di luce ad una determinata lunghezza d’onda le nanosfere sono in grado di «distruggere» con precisione solo gli agenti patogeni lasciando intatte le cellule circostanti. In particolare è emerso che le nanoparticelle sono state capaci di eliminare il 92% dei batteri resistenti appartenenti al genere Salmonella, Escherichia Coli e Staphylococcus, tra i microrganismi maggiormente implicati nelle resistenze agli antibiotici.
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