Un collirio riduce danni alla vista di pazienti con glioma
Con un collirio «riparati» parzialmente i danni visivi di pazienti con un tumore che danneggia le vie ottiche (le vie nervose che trasmettono le immagini dalla retina al cervello), il glioma. Il collirio è a base del fattore di crescita NGF, scoperto dal Nobel Montalcini.
È il risultato di uno studio clinico (pubblicati sulla rivista britannica «Brain») condotto su 18 pazienti di 2-23 anni al Policlinico Gemelli da Antonio Chiaretti, Benedetto Falsini e Riccardo Riccardi, insieme al CNR di Roma.
«Abbiamo testato efficacia e sicurezza del NGF - spiega Chiaretti -somministrato come collirio attraverso la via congiuntivale». In questo modo NGF penetra direttamente all’interno delle vie ottiche dove può esplicare la sua azione senza determinare alcun effetto collaterale.
Dieci pazienti hanno ricevuto per 10 giorni 0,5 milligrammi di NGF, 3 volte al giorno, gli altri 8 hanno ricevuto identiche dosi di un placebo. Tutti sono stati valutati prima e dopo il trattamento per l’acuità visiva, il campo visivo, i potenziali visivi evocati (PEV) - esame che valuta la funzionalità del nervo ottico - gli elettroretinogrammi (ERG) - per valutare la funzionalità della retina - e altri test specifici. Tali esami sono stati ripetuti a 15, 30, 90 e 180 giorni dalla fine della terapia.
I pazienti trattati con NGF hanno mostrato miglioramenti significativi agli esami e un significativo incremento del campo visivo, che ha permesso loro una migliore qualità della vita rendendoli più autonomi nelle normali attività quotidiane. Invece nel gruppo placebo è stata osservata una progressione della patologia con un peggioramento dell’acuita’ visiva.
«I nostri risultati - afferma Falsini - aprono una nuova strada sul possibile impiego terapeutico del NGF nel trattamento dei gravi deficit visivi indotti dai gliomi delle vie ottiche, incoraggiando la ricerca non solo in questo specifico campo di applicazione, ma anche in altri tipi di lesioni interessanti i meccanismi della visione, quali la retinopatia degenerativa e il glaucoma».
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