Infezione da Clostridium difficile: ecco come fanno le sue tossine a produrre danno
Un’importante ricerca di un gruppo della Vandebilt University consente di gettare luce sui meccanismi alla base dei danni prodotti dalle tossine del Clostridium difficile, la principale causa di diarrea ospedaliera in tutto il mondo occidentale, spesso mortale.
L’infezione da Clostridium difficile è un problema sempre più diffuso nei nostri ospedali, che comporta enormi problemi nella gestione del paziente che ne è affetto: dalla messa in atto delle complesse procedure dell’isolamento da contatto, ai problemi di resistenza antibiotica, alla mortalità non certo trascurabile. Per questo in tutto il mondo i riflettori della ricerca sono puntati su questo insidioso germe, resistente alla maggior parte degli antibiotici. Le ultime notizie al riguardo vengono da una ricerca del Vanderbilt University Medical Center, pubblicata su Nature Microbiology. I ricercatori americani sono riusciti ad ottenere la struttura cristallina della tossina del Clostridium difficile e nel loro studio riferiscono anche di aver scoperto che è necessaria la presenza dello zinco per scatenare gli effetti dannosi della tossina a livello del colon. Secondo gli autori, queste scoperte potrebbero aprire la strada allo sviluppo di un vaccino e di nuove terapie per prevenire le conseguenze potenzialmente fatali dell’infezione da C. difficile.
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