Screening metabolici neonatali: il Ddl alla Camera da gennaio. Consenso bipartisan sul testo
La Commissione Sanità del Senato ha concluso nella giornata di ieri, 17 dicembre, l’esame, in sede deliberante, del ddl recante disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie (AS. 998 Paola Taverna - M5S). Dopo il voto all'unanimità, il testo passa direttamente alla Camera per il sì definitivo. Paola Taverna, prima firmataria del testo: «Lo screening neonatale è un semplice esame che permette di individuare nei neonati oltre 40 malattie metaboliche rare che possono, se prese in tempo, essere neutralizzate o curate». Il Ddl approvato al Senato
Prossimo step alla Camera La legge sullo screening neonatale «arriverà a breve a Montecitorio, dove sarà discussa a partire da gennaio». A spiegarlo è Mario Marazziti (Pi-Cd), presidente della Commissione Affari sociali della Camera. In merito alla legge che vuole ampliare e rendere uniforme l'offerta degli esami del sangue effettuati alla nascita per identificare precocemente malattie metaboliche rare, aggiunge: «ci impegneremo in un iter celere affinché diventi realtà il prima possibile». «Da oggi i bambini nel nostro Paese hanno una speranza in più». Emilia Grazia De Biasi esprime «piena soddisfazione» per l'approvazione all'unanimità in sede deliberante dalla Commissione Sanità del Senato della legge sullo screening neonatale. «Una legge importante per la salute dei bambini, per la prevenzione e il riconoscimento della malattie - sottolinea la presidente della Commissione di Palazzo Madama - Importante perché d'ora in avanti le Regioni dovranno intervenire con le stesse regole sugli screening neonatali. Importante perché con questa legge affermiamo un'idea di scienza e ricerca ancora una volta rivolta alla salute delle persone e, in questo caso, dei bambini». La senatrice Pd, inoltre, ricorda che «un altro grande motivo di soddisfazione è l'approvazione all'unanimità in sede deliberante dalla Commissione Sanità del Senato, che ho l'onore di presiedere, a dimostrazione che la funzione del Parlamento è anche quella di fare buone leggi superando la logica di maggioranza e opposizione».
Sensibilità oltre gli schieramenti
«Grande soddisfazione» dal relatore del testo in Commissione Sanità del Senato, Piero Aiello (Ncd). «Si è trattato di un percorso lungo e faticoso, durato un paio di anni. Ma il risultato è stato importante. Sia per l'approvazione in sede deliberante, che ha permesso di accorciare i tempi evitando il passaggio per l'aula, che per il via libera all'unanimità, sintomo di sensibilità da parte di tutti i gruppi». La legge, prevede l'inserimento dello screening nei Livelli essenziali di assistenza. «Fino ad ora - sottolinea Donella Mattesini capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e adolescenza - era lasciato alla decisione delle singole Regioni». Laddove realizzato, aggiunge, ha permesso «risultati importanti nella prevenzione e cura delle malattie metaboliche, con riscontri positivi nel contenimento dei costi per il servizio sanitario a lungo termine».