Nasce a Torino l’apparecchiatura per le analisi non invasive dei succhi gastrici
E’ torinese una delle tre tecnologie sanitarie in grado di generare importanti risparmi per la sanità pubblica. Si chiama EndoFaster, svolge analisi non invasive in tempo reale dei succhi gastrici, finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori, e fa risparmiare 90 mila euro l’anno rispetto alle procedure diagnostiche convenzionali di endoscopia.
TRE SU 100
Il dispositivo medico è prodotto e distribuito dalla start up torinese Niso Biomed ed è stato selezionato su oltre cento apparecchi di ultima generazione dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Servizi sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per conto del Ministero della Salute. La premiazione si svolgerà venerdì mattina a Roma, nell’ambito della Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici.
RIDUZIONE LISTE D’ATTESA
“La possibilità di avere i risultati dell’esame gastroscopico in tempo reale e la riduzione dell’invasività dell’indagine comportano vantaggi non solo economici ma anche di tipo organizzativo, la riduzione dei prelievi ed esami istologici, la riduzione dei tempi di esecuzione dell’esame stesso così come delle liste di attesa”, spiega il direttore del progetto Paul Muller. La sperimentazione dell’EndoFaster è stata svolta dal professor Guido Costamagna al Policlinico Gemelli, dal professor Alessandro Repici all’Istituto Humanitas e dall’Addensbrooke’s Hospital di Cambridge. Lo scorso anno la Niso Biomed è stata insignita del premio Leonardo da Giorgio Napolitano e del Premio Nazionale per l’Innovazione promosso dal Governo: i suoi dispositivi medici sono distribuiti in tutto il mondo, dal Regno Unito all’Arabia Saudita.