Medici in sciopero il 16 dicembre
A rischio visite e interventi, garantite le urgenze
"Abbiamo cambiato il sistema alla base delle assunzioni, non più legate alla legge sulla responsabilità dei medici e cioè alla riduzione della medicina difensiva. I fondi arriveranno dai risparmi generati da altri provvedimenti entrati in stabilità: su appropriatezza, centrali uniche di acquisto, piani di rientro delle Asl in deficit". Intervistata da Repubblica, il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin conferma così di aver trovato i fondi necessari per assumere fino a 6mila medici e infermieri.
Il ministro si dice certa che i soldi arriveranno: "Le nuove misure hanno anche sistemi di controllo, per essere certi della loro effettiva applicazione. Le Regioni non devono temere, i soldi arriveranno dai risparmi che sapranno generare. L'importante è che inizino a fare le riforme". Se temevo un fallimento della norma? "Per una notte - dice Lorenzin - era tutto saltato. Avevo paura che non si potesse portare nel sistema il personale necessario a rispettare il nuovo orario di lavoro voluto dall'Europa".
Secondo il ministro si potrà assumere "da subito per rispettare la norma europea, mentre aspettiamo che ci comunichino il fabbisogno di medici e infermieri. Non tutte sono nella stessa situazione". "Per questo quello dei 6mila per ora è un dato indicativo. Sin da gennaio si potranno fare contratti a tempo determinato. A giugno si faranno i concorsi per quelli a tempo indeterminato, metà dei posti sarà riservato ai precari". Se questo basterà a risolvere i problemi di organico? "Questa misura va vista come la parte di un percorso, non è la soluzione di tutti i problemi. La mia idea è arrivare nel 2016 ad una grande operazione come quella della scuola".
MEDICI SUL PIEDE DI GUERRA - "Salvare il Servizio sanitario nazionale". E' con questo obiettivo che mercoledì prossimo, 16 dicembre, i medici incroceranno le braccia per lo sciopero generale dell'intera giornata: oltre 200mila i camici bianchi interessati dalla protesta, ed a rischio sono visite, interventi chirurgici e assistenza, mentre saranno comunque garantite le urgenze. Complessivamente, sarebbero a rischio circa 2 mln di prestazioni sanitarie, tra visite ed esami di laboratorio, e fino a 40mila interventi chirurgici.
"Lo sciopero - hanno spiegato i sindacati medici in una conferenza stampa per illustrare le motivazioni della protesta - punta a dire 'no' ai tagli delle prestazioni erogate ai cittadini e all'indifferenza del governo ai problemi della Sanità, mentre rivendichiamo la salvaguardia di un Servizio sanitario nazionale e pubblico e la dignità del nostro lavoro". I medici protesteranno anche con un sit-in, a partire dalle ore 11.00, all'Ospedale San Camillo di Roma. E la battaglia continuerà a gennaio, con i sindacati medici pronti a dichiarare altre due giornate di sciopero ed a mettere in atto anche altre forme di protesta.