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“La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima“. Henri Bergson
Evitare la biopsia con la microscopia confocale
Metodo non invasivo per rilevare la struttura microscopica della pelle.
Confermata l’efficacia della microscopia confocale, tecnologia di recente applicazione, in grado di fornire in tempo reale immagini microscopiche ad alta risoluzione in modo del tutto innocuo, infinitamente ripetibile, che non provoca dolore al paziente e permette di sostituire le indagini invasive quali le biopsie.La microscopia confocale in vivo, come dimostrano alcuni ricercatori dell'Istituto Dermatologico San Gallicano, ha applicazioni in ambito oncodermatologico: melanoma e tumori cutanei non melanoma, come il carcinoma basocellulare o il carcinoma spino cellulare, nonché in ambito di malattie infiammatorie cutanee come psoriasi, eczema, collagenopatie, melasma, vitiligine, ecc. e in cosmetologia.Recenti studi condotti da ricercatori del San Gallicano insieme con un gruppo di Miami evidenziano ulteriormente i vantaggi ottenuti dall’impiego di questa tecnica d’avanguardia per monitorare la struttura microscopica della pelleScoperto il batterio del cattivo odoreSi concentra soprattutto sulle ascelleL'efficacia di ivermectina per la rosaceaNuova opzione terapeutica per il trattamento del disturboLa crema che cancella i tatuaggiInchiostro rimosso senza bisogno del laserLa salute dei piedi minacciata dalle ballerineRischio di unghie incarnite per chi le indossaLa teledermoscopia aiuta a controllare i nei atipiciMetodo efficace per il monitoraggio a breve termineVitiligine, nuova tecnica di riprogrammazione cellulareL'approccio potrebbe rivelarsi utile anche per il melanomaVigorskin, una crema per i rash dovuti a chemioNuova formulazione della crema a base di vitamina K1La vitamina D aiuta in caso di dermatite atopicaSintomi ridotti grazie all'assunzione di integratorid’avanguardia per monitorare l’efficacia di terapie contro l’ alopecia del cuoio capelluto. "La risoluzione d'immagine della tecnica confocale – ha spiegato il dott. Marco Ardigò – è sovrapponibile a quella della microscopia ottica standard e permette di ottenere informazioni analoghe senza dover sottoporre il paziente a dolorose biopsie cutanee, che oltretutto lasciano cicatrici. Grazie alla assoluta non invasività, l'indagine può essere ripetuta su più lesioni cutanee nella stessa seduta e più volte nel tempo, al fine di controllare, nel caso delle malattie cutanee, i cambiamenti microscopici e valutare l'efficacia delle terapie adottate". Il gruppo del dott. Marco Ardigò, del Dipartimento di Dermatologia Clinica dell'Istituto San Gallicano di Roma guidato dal Prof. Enzo Berardesca, in associazione con il team dalla Prof.ssa Antonella Tosti della Leonard Miller School of Medicine University di Miami, dimostra in due lavori pubblicati sulle riviste British Journal of Dermatology e Archives of Dermatology l’efficacia della microscopia confocale nell’offrire indispensabili indicazioni sull’alopecia areata e l’alopecia androgenetica. “Il monitoraggio terapeutico mediante l’associazione fra tricoscopia e microscopia confocale offre scenari molto promettenti in questo campo – sottolinea Berardesca –. Infatti i pazienti che hanno eseguito regolarmente il follow-up mediante tecnica confocale hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelli in cui la risposta terapeutica è stata valutata solamente attraverso la clinica e/o la tricoscopia. La possibilità di modulare la terapia in relazione ai dati riscontrati è un ottimo criterio per ottimizzare le cure”.
L’obiettivo è proseguire in questa direzione anche per altre forme di patologie cutanee.“Per le neoplasie cutanee non melanoma – spiega Marco Ardigò della Dermatologia Clinica ISG e in missione per un anno come “visiting academic” presso la University of Queensland - abbiamo lavorato sull’utilizzo di nano particelle (Foroderm) in grado di veicolare i farmaci all’interno del tumore in aree specifiche della proliferazione maligna per migliorarne la disponibilità e per ridurne le dosi ed i conseguenti effetti collaterali. In questo caso, la microscopia confocale ha avuto un ruolo fondamentale nella ricerca ed è stata utilizzata con successo per monitorare l’effetto terapeutico delle terapie dal punto di vista microscopico e per studiare la farmacocinetica e la farmacodinamica”.
Una parte del lavoro con la University of Queensland ha avuto come focus l’ottimizzazione di una metodica di “micro biopsia” microinvasiva, inventata negli ultimi 3 anni presso la UQ, in grado di prelevare piccoli campioni di cute (circa 2000 cellule) utilizzata per lo studio della genetica e biochimica delle lesioni cutanee. In questo ambito il contributo dell’ISG è stato particolarmente significativo con l’invenzione e realizzazione di un “apparecchio” per la guida della “micro biopsia” tramite l’utilizzo della microscopia confocale”.“La straordinaria disponibilità di nuove tecnologie da parte della University of Queensland associata alla profonda conoscenza della microscopia confocale sviluppata negli anni dal nostro Istituto ha dato vita ad un binomio di collaborazione altamente proficuo - precisa Enzo Berardesca, Direttore della Dermatologia Clinica ISG. - Ci sono ottime possibilità di ulteriori sviluppi che porteremo avanti insieme a collaborazioni altrettanto vantaggiose da un punto di vista clinico–scientifico con altre realtà internazionali come il Memorial Sloan Ketteing Cancer Center di New York”.
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