Scoperto gene che ritarda Alzheimer di 17 anni
Scoperto dagli scienziati della Australian National University un gene che può rallentare l'insorgenza della malattia di Alzheimer fino a 17 anni. La speranza è che studiando i suoi effetti si possa arrivare a 'imitarli' con dei farmaci e a ritardare l'arrivo della devastante patologia neurodegenerativa. Il team ha fatto questa scoperta attraverso studi sulla popolazione colombiana, portatrice di mutazioni genetiche che la pone a maggior rischio di sviluppare Alzheimer rispetto a qualsiasi altra popolazione al mondo.
Nella città di Yaramul, ad esempio, 5.000 persone sono ad alto rischio di ammalarsi di Alzheimer. La metà riceverà una diagnosi all'età di 45 anni, mentre il resto dopo i 65 anni. Alcuni hanno sviluppare i primi sintomi ad appena 32 anni di età e i ricercatori stanno analizzando a fondo la genetica per trovare un motivo e anche una possibile 'cura'. Hanno dunque scoperto che una mutazione del gene 'Apoe' sembra bloccare la malattia, ritardandone lo sviluppo di 17 anni. Il gene Apoe è noto per proteggere dalla formazione di placche amiloidi nel cervello e gli scienziati ritengono che una sua mutazione ne migliori l'azione.
"Se riusciremo a capire come rallentare la malattia, si potrà avere un profondo impatto sull'Alzheimer", afferma Mauricio Arcos-Burgos, uno degli autori. "Penso che sia più fattibile una sistema che ritardi l'insorgenza della malattia, piuttosto che evitarla del tutto - aggiunge - Pensiamo che allontanando in media di un anno la patologia, 9 milioni di persone in meno saranno malate nel 2050". La ricerca è stata pubblicata sulla rivista 'Molecular Psychiatry'.