La felicità? Dipende dalle dimensioni del... precuneo
Secondo uno studio giapponese, esiste un'area cerebrale da cui dipende fortemente il nostro grado di soddisfazione e appagamento nella vita: si chiama precuneo, è situata all'apice della nostra testa e maggiore è la sua grandezza, maggiore la nostra propensione alla gioia.
«Felicità è un bicchiere di vino con un panino», cantavano Al Bano e Romina Power in una celeberrima hit di qualche anno fa. Ognuno ha la sua idea della gioia: per l'ex coppia d'oro della musica italiana sono i piccoli piaceri di coppia, per la Pixar è un simpatico folletto giallo iperattivo, mentre c'è anche chi non s'accontenta e vuole sempre di più. È indubbio cheesistono individui più portati per la gioia e individui che, al cotnrario, risultano più cupi ed ombrosi. Questione di carattere? Forse: ma, anche in questo caso, probabilmente la scienza può fornire qualche risposta in più.
I ricercatori della Università di Kyoto, infatti, hanno condotto uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista specializzata Scientific Reports, in cui hanno identificato un'area del cervello che sarebbe direttamente responsabile della gioia. Il suo nome è precuneo, ed è situato praticamente all'apice della nostra testa, all'altezza dei lobi parietali: dalle sue dimensioni dipenderebbe la nostra propensione alla felicità. Per giungere a questa conclusione, i ricercatori giapponesi hanno condotto una sperimentazione su un ristretto gruppo di volontari, sottoponendoli a risonanza magnetica mentre venivano poste loro domande su quanto si sentissero appagati dell'esistenza che stavano conducendo.
Confrontando le immagini del test con le risposte che fornivano, è emerso come i soggetti maggiormente felici presentassero dimensioni del precuneo più grandi. Questa zona, invero piuttosto piccola, del nostro cervello, non sarebbe solo associata ai livelli di gioia, ma anche adattività quali la memoria episodica, l'immaginazione visuale-spaziale, la capacità di riflettere su sé stessi, la coscienza. Si tratta dunque di una ricerca molto importante, che va ad indagare una sede magari ancora poco conosciuta del nostro cervello, pur tuttavia fondamentale:sebbene sicuramente le sue dimensioni non saranno l'unico fattore che vada a determinare il grado di felicità che proviamo, si tratta comunque di un passo avanti nella comprensione dei circuiti neurali coinvolti in questo sentimento. D'altronde, può anche essere una scoperta essenziale, in quanto esistono attività che sarebbe in grado di aumentare le dimensioni del precuneo, come per esempio la meditazione.
