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La miopia? Si può rallentare con un collirio. Uno studio su 400 bambini ha dimostrato l'efficaci

La miopia è in aum

ento un po' in tutto il mondo, a ritmi tali che spingono gli esperti a parlare diepidemia. Uso eccessivo e precoce di dispositivi elettronici, sempre meno tempo passato all'aria aperta sono tra le cause possibili della crescita del fenomeno che tocca le punte massime nei paesi sviluppati dell'Asia, dove è colpito l'80-90% dei giovani adulti. Gli Stati Uniti sono passati da una prevalenza del 25% nel 1970 al 40% di oggi e anche l'Italia non è da meno: si stima che il più comune difetto della vista, che 40 anni fa riguardava il 13% della popolazione, oggi colpisca circa il 25% degli italiani.

Occhiali e lenti a contatto ci consentono di vedere bene, ma non curano la miopia che, quando diventa grave può avere effetti pericolosi, esponendo a un maggior rischio di distacco della retina, degenerazione maculare, cataratta e glaucoma. Una ricerca condotta da un gruppo di studiosi di Singapore, e appenapresentata al meeting annuale dell'American Academy of Ophthalmology, ha dimostrato che l'uso di un collirio all'atropinaè stato in grado di rallentare la progressione della miopia in bambinitra i 6 e i 12 anni.

L'atropina è un trattamento solitamente usato per trattare l'occhio pigro. In questo studio, iniziato nel 2006, 400 bambini sono stati assegnati in modo casuale a tre diversi gruppi, ciascuno corrispondente a una diversa dose giornaliera di atropina. Le concentrazioni del collirio erano dello 0,5, 0,1 e 0,01 per cento nei tre gruppi e l'assunzione è durata per due anni. I medici hanno poi interrotto il trattamento per 12 mesi. I bambini i cui occhi erano diventati più miopi nel corso dell'anno di pausa (-0,5 diottrie o più), sono stati sottoposti nuovamente al trattamento, tutti allo 0,01 per cento di concentrazione per altri due anni.

Le scoperte interessanti sono state due: la prima è che l'atropina funziona nel rallentare la progressione della miopia, la seconda chebasse concentrazioni funzionano meglio di quelle più elevate. Infatti i bambini che hanno assunto il collirio nelle dosi più basse in assoluto sono risultati quelli con meno miopia rispetto ai pazienti trattati con dosi più elevate.

E' importante però anche quantificare il rallentamento. Il collirio con la concentrazione allo 0,01% ha rallentato la progressione della miopia di circa il 50 per cento rispetto ai bambini non trattati con il farmaco in uno studio precedente. Questa concentrazione presenta buoni requisiti di sicurezza per l'uso nei bambini in età scolare per un massimo di 5 anni, anche se naturalmente sono necessari ulteriori studi. Ad alte concentrazioni l'atropina provoca la dilatazione della pupilla ed aumenta la sensibilità alla luce, ma il collirio a basse concentrazioni ha causato una dilatazione contenuta, pari a meno di 1 millimetro, minimizzando gli effetti di fotosensibilizzazione.

Secondo i ricercatori il loro studio dimostra che per l'atropina applicata alla miopia i vantaggi a lungo termine superano i rischi. Tuttavia, sottolineano che occorreranno ulteriori informazioni per stabilire quali bambini sono i candidati adatti alla cura, dal momento che circa il 9 per cento dei bambini nel gruppo del collirio a basso dosaggio non ha risposto alle gocce nei primi due anni. Ulteriori studi sull'impiego dell'atropina per la progressione della miopia dovebbero partire in Europa e in Giappone e potrebbero aiutare a trovare queste risposte.

"Per molto tempo abbiamo saputo che le gocce di atropina possono aiutare a evitare che la miopia peggiori fino a un certo punto," ha spiegato Donald T. Tan, professore di oftalmologia al Singapore Eye Research Institute e autore principale dello studio. "Ora abbiamo i dati che dimostrano che non solo è efficace, ma anche sicura. In combinazione con altri interventi, questo trattamento potrebbe diventare un grande alleato nel prevenire che la miopia causi grave disabilità visiva nei bambini di tutto il mondo".

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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