top of page

L’ospedale perfetto? Quello con le telecamere


Ridurre le spese inutili, migliorare l’efficacia degli interventi chirurgici e delle terapie, incoraggiare i medici e gli infermieri a dare sempre il meglio di sé. I direttori degli ospedali le provano tutte per rendere la loro struttura sempre più efficiente. Ora, dalle pagine del BMJ, arriva un consiglio: installare delle telecamere nelle corsie e in sala operatoria. Le riprese video, sostengono i tre autori dell’editoriale che fanno parte dello staff della Johns Hopkins University School of Medicine, potrebbero garantire anche in ospedale gli stessi risultati raggiunti in altri ambiti. Se sono riuscite a convincere gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità in vari paesi del mondo, riducendo il numero degli incidenti fino al 48%, perché non dovrebbero incoraggiare i chirurghi a migliorare le loro performance, o gli infermieri a lavarsi le mani più spesso?

Per gli psicologi la strategia suggerita non è una novità: “l’effetto Hawthorne”, l’aumento della produttività dei lavoratori in presenza di altri osservatori, è ben noto sin dal 1927 quando il primo studio sulle variazioni del comportamento rispetto all’ambiente venne condotto sui dipendenti della Western Electric di Hawthorne a Chicago. Nel caso degli ospedali, dicono i firmatari dell’articolo sul BMJ, le riprese video, regolamentate per la protezione della privacy, porterebbero una serie di vantaggi. Eccoli in sintesi.

Le telecamere catturano i colpevoli. Un esempio per tutti: lo scorso giugno un uomo sottoposto a una colonscopia di routine scopre dalle riprese video del suo telefonino, lasciato acceso appositamente, di essere stato insultato dall’anestesista e dal gastroenterologo mentre era sedato e di avere ricevuto una falsa diagnosi. Episodi del genere, sostengono i medici della Johns Hopkins, non verrebbero attualmente mai scoperti perché l’unico strumento a disposizione delle amministrazioni è la spontanea delazione dei colleghi.

Le telecamere insegnano. Ma le nuove tecnologie, oltre a evidenziare ciò che non va, servirebbero a migliorare la qualità delle prestazioni professionali fornendo materiale utile per imparare e correggere i propri errori. Un chirurgo che deve affrontare una seconda operazione su un paziente può, osservando le immagini del precedente intervento condotto da lui stesso o da altri, prepararsi meglio per il nuovo appuntamento. Le informazioni contenute nei filmini degli interventi chirurgici sono sicuramente più istruttive di quelle apprese dai rapporti scritti dai chirurghi, per lo più sbrigativamente e in modo incompleto.

Le telecamere fanno risparmiare. Un rapporto dell’Institute of Medicine del 2012 intitolato Best care at lower cost sosteneva che le cure mediche non necessarie sono la prima fonte di spreco di denaro negli ospedali. Le riprese video avrebbero, per esempio, impedito al cardiologo americano, licenziato dopo avere introdotto 500 inutili stent in altrettanti pazienti, di arrivare a tanto.

Le telecamere aiutano a essere più bravi. Citando uno studio pubblicato nel 2010 sull’American Journal of Gastroenterology, i medici della Johns Hopkinsdimostrano che l’ “effetto Hawthorne” funziona anche negli ospedali. Dall’analisi di un centinaio di colonscopie emerge che, a telecamere accese, la qualità dell’esame migliora notevolmente. Lo stesso vale per l’igiene del personale: in presenza del “grande fratello” i dipendenti del North Shore University Hospital vanno molto più spesso in bagno a lavarsi le mani. La salutare abitudine subisce un incremento considerevole, dal 6,8% all’81%.

In conclusione, si legge sul BMJ, la soluzione per aumentare l’efficienza degli ospedali è semplice e a portata di mano, visto che molti dispositivi medici e chirurgici sono già dotati di telecamere. Basterebbe accenderle.

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

bottom of page