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Usa e Francia si preparano al trapianto di utero da donatrici morte


Nuove frontiere della medicina: i medici della Cleveland Clinic si stanno preparando a effettuare trapianti di utero per offrire alle pazienti la possibilità di restare incinte. Una decina di questi interventi sono stati già realizzati con successo in Svezia da donatrici vive e in quattro casi hanno portato alla nascita di bambini. Negli Usa i trapianti da donatrice morta saranno temporanei: saranno infatti rimossi dopo una o due gravidanze per consentire alle pazienti di interrompere la terapia anti-rigetto.

Tutti i rischi

La Cleveland Clinic, in Ohio, è uno degli ospedali più famosi negli Stati Uniti. Il trapianto di utero è una nuova frontiera che unisce ambiti della medicina all’avanguardia ma ai confini della bioetica. Negli Usa sono circa 50 mila le donne prive di utero. La clinica - riporta il New York Times - prevede di effettuare dieci trapianti «come esperimento» e poi valutare i risultati prima di proseguire. Ci sono rischi, legati in parte alle terapie antirigetto, c’è il fatto che si tratterebbe di una chirurgia elettiva e non salva-vita e che i feti di una eventuale gravidanza sarebbero esposti ad alte dosi di farmaci e sviluppati in un organo espiantato da una morta. Otto donne da tutti gli Usa hanno avviato il processo di screening a Cleveland nella speranza di essere selezionate: tra queste una di 26 anni nata con ovaie ma senza utero che ha già due figli adottati ma vuole a tutti costi portarne uno «in pancia».

Tecnica autorizzata anche in Francia

Oltre che in Svezia, il trapianto di utero è stato tentato senza successo in Arabia saudita e in Turchia. Altri ospedali negli Usa e in Gran Bretagna starebbero preparandosi alla procedura ma nessuno è arrivato vicino come il team di chirurghi di Cleveland, ad esclusione della Francia che si sta muovendo nella stessa direzione degli Usa: proprio due giorni fa gli esperti dell’Agence Nationale de Sécurité du Médicament , l’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria e dei farmaci ha dato il via libera al trapianto di utero e ha autorizzato una sperimentazione clinica all’ospedale di Limonges, dove 8 donne riceveranno l’organo da altrettante donatrici in stato di morte celebrale. L’équipe francese che ha ottenuto l’autorizzazione lavora dal 1999 su questa ricerca, con test di asportazione realizzati prima sugli animali e poi su donne in stato di morte cerebrale, attraverso i quali hanno dimostrato che il prelievo può essere integrato senza problemi nelle procedure di prelievo multi-organo. Dopo il via libera alla sperimentazione i ricercatori francesi avranno modo di perfezionare la tecnica e potranno arrivare al trapianto vero e proprio alla fine del prossimo anno. Sarà poi necessario attendere la completa stabilizzazione dell’organo trapiantato prima di procedere con una gravidanza, attraverso fecondazione in vitro. La prima nascita, secondo i medici, non potrà avvenire prima della fine del 2018.

di Cristina Marrone

La Ref Italia è un'azienda fondata nel 2005 che si occupa della distribuzione di apparecchiature elettromedicali, prodotti medicali e dispositivi ad alta tecnologia medica.

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