La cataratta si potrà curare con un collirio?
Un gruppo di ricercatori ha messo a punto un composto in grado di curare la cataratta: si tratta di un collirio che ripristina almeno in parte la trasparenza del cristallino. Questo problema agli occhi è trattato chirurgicamente con la rimozione della patina responsabile della perdita delle capacità visive, ma lo studio pubblicato su Science apre nuovi scenari per trattamenti meno invasivi rispetto a quelli attuali.
I ricercatori, coordinati da Jason Gestwicki, docente di chimica farmaceutica all'Università della California di San Francisco, e da Usha Andley, esperto della Scuola di Medicina della Whashington University di St. Louis, hanno trovato un modo per scongiurare l'opacizzazione del cristallino causata dall'aggregazione delle cristalline, proteine che quando si uniscono con il passare degli anni portano alla riduzione delle capacità visive.
Per far restare solubili le cristalline gli scienziati hanno cercato molecole che fossero in grado di sciogliere gli aggregati di cristalline e hanno individuato 12 steroli, tra cui il lanosterolo. E' stato, dunque, messo a punto il composto 29, che puòrnessere somministrato sotto forma di collirio. Le potenzialità del collirio sono state testate prima in vitro, poi sui topi e anche su tessuti umani, ma non ci sono certezze sulla sua efficacia.
Gli esperimenti hanno dimostrato la possibilità di ripristinare parte della trasparenza del cristallino, ma non se si possano recuperare le capacità visive perse per la cataratta. Saranno allora necessari test clinici su pazienti. Nel frattempo la ViewPoint Therapeutics, azienda fondata da Leah Makley, collaboratrice di Gestwicki e primo nome dello studio,rnsta lavorando allo sviluppo del composto 29 affinché possa essere utilizzato per la cura della cataratta.