Cistifellea: un metodo per evitare complicazioni chirurgiche
Un team di specialisti dell’Università Ebraica di Gerusalemme sta sviluppando una nuova procedura per identificare i dotti biliari e che promette di ridurre notevolmente il rischio di complicazioni (come ad esempio il taglio dei dotti biliari) durante gli interventi chirurgici allacistifellea.
Si chiama CohleVision e consentirà ai medici di identificare più facilmente i dotti biliari ed evitare i danneggiare le condutture, ovvero un effetto collaterale sperimentato ogni anno da almeno 1200 pazienti di chirurgia della colecisti negli Stati Uniti.
La soluzione permette ai medici di “fare luce” sulla situazione nel vero senso della parola, infatti usando un fascio di luce è più semplice individuare l’area di intervento. La luce risulta essere una soluzione molto più efficace rispetto ai metodo di identificazione attuale che in gran parte si basano sulle competenze del singolo medico.
La cistifellea è un organo molto importante che aiuta la digestione immagazzinando la bile prodotta dal fegato. La bile viaggia attraverso il corpo grazie ad una rete di “tubi” chiamati dotti biliari. Uno dei problemi digestivi più comuni è la formazione di calcoli biliari, che possono danneggiare la colecisti. Spesso non c’è alternativa alla rimozione della colecisti, che avviene per mezzo di una procedura chiamata colecistectomia laparoscopica, una delle procedure mini invasive più comuni al mondo. La procedura prevede l’inserimento di una piccola camera nel corpo che trasmette le immagini ad un monitor. Le immagini guidano le azioni del medico durante l’intervento e purtroppo non tutti i medici hanno le competenze necessarie per identificare chiaramente i dotti biliari. Alcuni usano iniettare liquidi a contrasto al fine di isolare i condotti. Tuttavia, la squadra che si è occupata di questa nuova soluzione ritiene che l’utilizzo di liquidi a contrasto aumenti significativamente la durata e la complessità della procedura laparoscopica.
Ma il nuovo sistema messo appunto dai membri del programma BioDesign dell’Università Ebraica di Gerusalemme insieme all’Hadassah Medical Center può consentire ai medici di identificare facilmente ed in modo indolore i dotti biliari, identificando uno spettro luminoso univoco associato all’assorbimento degli acidi biliari.